formaggi, ma ideale anche per un fine pasto, ebbe la sua massima
espressione nella seconda metà dell’800 a seguito dell’utilizzo che ne facevano
artisti e scrittori come i poeti maledetti, appartenenti alla” Bohemienne
parigina”.

L’Assenzio, grazie al suo gusto raffinato e all’evocativo rituale di
preparazione, diventò bevanda dal particolare fascino e il suo utilizzo si
diffuse rapidamente dalla Francia fino a buona parte dell’Europa.

Superato l’immeritato periodo del proibizionismo, l’assenzio sta
riconquistando sempre nuove fette di mercato, rivolgendosi a consumatori
attenti alla qualità, all’esclusività e alla ricerca di esperienze sensoriali
originali e marcatamente autentiche.

La preparazione

La bevanda si prepara facendo percolare acqua ghiacciata (precedentemente
caricata nella fontana apposita) nei bicchierini nei quali è stato
precedentemente versato il contenuto di circa 15 ml di distillato di assenzio
concentrato a circa 65°.

 L’acqua che scende goccia a
goccia attraverso i rubinetti finemente regolabili, oltre a diluire e
rinfrescare il distillato ha anche lo scopo di sciogliere le zollette di
zucchero poggiate sui piattini di vetro forati a copertura dei bicchieri.

Una volta raggiunta la corretta diluizione, il liquido da verde
trasparente assumerà un intorbidimento di colore verde lattescente fino alla
formazione del cosiddetto louche; a questo punto la bevanda potrà considerarsi
pronta da degustare.